Casa di giorno, casa di notte
di Olga Tokarczuk
Anno di edizione: 2007
Pagine: 351
ISBN: 9788886095655
Traduzione di Raffaella Belletti
Il romanzo descrive la vita a Nowa Ruda, una piccola città della Slesia, una zona che ha fatto via via parte della Polonia, della Germania e dell’ex Cecoslovacchia. Nel momento in cui la narratrice vi si trasferisce con il marito, la cittadina è a pochi chilometri dal confine ceco: i cittadini sono osservati dalle guardie confinarie ceche, gli abitanti sono polacchi che dopo la guerra hanno lasciato i territori polacchi a est e si sono trasferiti a ovest, occupando le case abbandonate dai tedeschi in fuga nei territori della Germania post-nazista. Questi tedeschi assenti costituiscono uno dei motivi ricorrenti del libro. Le loro cose seppellite nel bosco e nei campi tornano spesso alla luce. Ben presto la narratrice scopre che ogni persona – e ogni cosa – ha la sua storia. Con l’aiuto di Marta, la sua enigmatica vicina, accumula queste vicende, disegnando la storia di Nowa Ruda a partire dalla sua fondazione. Ognuna delle storie rappresenta un mattone che va a comporre l’enorme monumento costituito dalla cittadina. Ciò che emerge è il messaggio che la storia di ogni luogo – per quanto umile – è illimitata; che descrivendo o scavando alle radici di una vita, di una casa o di un quartiere, si possono scorgere tutte le connessioni non solo con il singolo e con i suoi sogni, ma con l’intero universo. Mescolando aneddoti e ricette di cucina, sogni e realtà, passato e presente, il romanzo dà prova di un’immaginazione ricchissima, che contrasta efficacemente con uno stile semplice e disadorno.
Olga Tokarczuk
Vincitrice di numerosi e prestigiosi premi letterari, tradotta in diciannove lingue, è una delle maggiori voci della narrativa polacca contemporanea.